october, 2022

18oct18:0018:00Nei labirinti dell'anima per risvegliare la Dea Rocco Berloco

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(Tuesday) 18:00 - 18:00

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Nei labirinti dell’anima per risvegliare la dea – Vinci la dipendenza affettiva – Dott.Rocco Berloco
In principio Dio era femmina! Questa provocatoria affermazione, avvalorata da antropologi ed archeologi fotografa lo stile di vita delle prime civiltà del paleolitico, quando la società era di stampo matriarcale e pertanto anche la religiosità si atteneva a questa regola. La prima divinità comparsa è stata la Grande Madre, ma con l’arrivo delle popolazioni di origine indoeuropee che sovvertirono l’ordine preesistente imponendo il patriarcato, cosa ne è stato di quella Dea? E’ restata indovata nei labirinti dell’Anima, e troppo spesso non riesce a manifestarsi. Cercarla, trovarla e farla rivivere diventa una strategia vincente per individuare uno stato di equilibrio emozionale e biologico. Artemide, Afrodite, Era, Demetra ed Atena possono diventare topos endocrinologico di genere da collegare ad altrettanti movimenti ormonali che si susseguono nella vita di una donna. L’individuazione di un medicinale omeopatico costituzionale può modulare quello stato scompensato e quindi riportare nel qui ed ora quello stato di “deità” smarrito nei labirinti dell’Anima. Risvegliare la Dea diventa anche condizione necessaria per riappropriarsi di un’autostima che molte donne hanno smarrito e che l’incontro con personalità narcisiste fa evaporare progressivamente. Ma chi è il narcisista? E’ un Sole che per brillare ha bisogno di un Pianeta che gli gravita intorno, e quel pianeta è un soggetto con dipendenza affettiva. Ma cosa c’è dietro il fenomeno ormai così dilagante della dipendenza affettiva? C’è una persona fragile, debole, indifesa, che continua a comportarsi da “brava bambina”, proprio come volevano i genitori, le convenzioni, la società e che non riesce a crescere, bloccata da convinzioni limitanti nascoste in qualche matrioska emozionale. E come la dea sumera Innana compie un viaggio iniziatico spogliandosi delle credenze che appartengono al mondo terreno, abbandonando il suo cuore, i suoi sensi, la sua fertilità e le sue relazioni per cercare l’amato nel regno delle Ombre, e come l’Albero perde le sue foglie nelle nebbie dell’Autunno della Vita, così è possibile che quella “brava bambina” si lasci andare al fiume della Vita che scorre, che permetta di farsi bagnare dall’acqua in una plastica simbiosi, diventando dolore nel dolore, paura nella paura, rabbia nella rabbia, e poi proprio come quell’Albero, trovare ad un tratto il primo timido fiore, poi un altro ed un altro ancora, perché ai ciliegi che fioriscono a Guizhou, nessuno avvisa che è Primavera. Ma essere Dea è anche un ritrovare la Bellezza, quella stessa Bellezza che ha consegnato alla Storia, Elena di Sparta. Ed eccola Elena, dieci passi oltre il Mito, in quella terra di mezzo che sta tra Eros e Thanatos, tra Verità e Inganno, tra Sogno e Realtà, dove continuerà in eterno a catalizzare desiderio e disprezzo, il desiderio di ogni uomo che ha visto la sua candida carnagione e il disprezzo di ogni donna che ha visto il suo uomo morire per una storia che non gli apparteneva, perché in una donna accettiamo più il dolore che la bellezza. Ma Elena è la Bellezza, intesa come archetipo, come principio, come essenza. E se è vero quello che fa dire Dostoevskij al suo principe Myskin e cioè che la Bellezza salverà il mondo, che mondo sarebbe stato senza Elena?
Dott. Rocco Berloco laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Medicina Generale. Diplomato in Omotossicologia e Omeopatia, specializzato in omeopatia psichiatrica ed oncologica. Mental Coach, esperto in Fitoterapia, Floriterapia, Terapie Integrate, PNL, Ipnosi Medica e Regressiva

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